Disturbo Dissociativo dell'Identità (DDI) e Disturbi dissociativi
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Disturbo Dissociativo dell'Identità[edit]
Il disturbo dissociativo dell’identità e i disturbi dissociativi, in generale, non sono condizioni rare. In alcuni studi effettuati su un campione eterogeneo, è stato riscontrato un tasso di prevalenza del disturbo dissociativo dell’identità tra 1% e il 3% della popolazione (Johnson, Cohen, Kasen, e Brook, 2006; Murphy, 1994; Ross, 1991; Sar, Akyüz, & Do ˘ gan, 2007; Waller & Ross, 1997). [1]
Le Linee Guida per il trattamento per DDI[edit]
La diagnosi clinica accurata permette un trattamento precoce e adeguato per i disturbi dissociativi. La difficoltà di diagnosticare un disturbo dissociativo è, principalmente, la conseguenza della mancanza di conoscenza e istruzione tra i clinici riguardo alla dissociazione, i disturbi dissociativi e gli effetti di traumi psicologici, nonché dal pregiudizio clinico. Questo porta a un sospetto limitato sui disturbi dissociativi e idee sbagliate circa la loro manifestazione clinica. Molti clinici pensano che il disturbo dissociativo dell’identità sia una malattia rara con una presentazione florida e drammatica. Anche se il disturbo è una patologia relativamente comune, RP Kluft (2009) ha osservato che "solo il 6% dei pazienti DDI ha continuamente dimostrazioni evidenti " (p. 600). [1]
L'attuale revisione della guida si concentra in particolare sul trattamento del Disturbo Dissociativo dell'Identità (DDI) e Disturbi Dissociativo Non Altrimenti Specificato (DDNAS), simili al DDI. Il manuale rappresenta una sintesi delle attuali conoscenze scientifiche e informa sulle varie attività cliniche.
- Linee Guida per il trattamento del disturbo dissociativo dell'identità (Disturbo da Personalità Multipla) in soggetti adulti, terza revisione. - Società Internazionale per lo Studio del Trauma e della dissociazione (ISST-D)
Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM in inglese)[]
DSM-5[edit]
Il DSM-5, la quinta edizione del Manuale Diagnostico, e Statistico dei Disturbi Mentali è stato lanciato ufficialmente nel 2013 dalla American Psychiatric Association (APA) sarà tradotto in italiano nel 2014.
Disturbi dissociativi - DSM-IV criteri diagnostici[edit]
Disturbo dissociativo dell’identità
565 - ICD F44.81
A. Presenza di due o più identità o stati di personalità distinti (ciascuno con i suoi modi relativamente costanti di percepire, di relazionarsi e di pensare nei confronti di se stesso e dell’ambiente).
B. Almeno due di queste identità o stati di personalità assumono in modo ricorrente il controllo del comportamento della persona.
C. L’incapacità di ricordare importanti notizie personali è troppo estesa per essere spiegata con una banale tendenza alla dimenticanza
D. L’alterazione non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. Black-out o comportamenti caotici in corso di Intossicazione alcolica) o a una condizione medica generale (per es. Epilessia parziale complessa). [2]
Amnesia Dissociativa
A. La manifestazione principale consiste in uno o più episodi di incapacità a ricordare dati personali importanti, di solito di natura traumatica o stressogena, che risulta troppo estesa per essere spiegata come banale tendenza a dimenticare.
B. L’alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di Disturbo Dissociativo dell’Identità, Fuga Dissociativa, Disturbo Post-traumatico da Stress, Disturbo Acuto da Stress o Disturbo di Somatizzazione, e non è dovuta all’effetto fisiologico diretto di una sostanza (per es. una droga di abuso, o un medicinale), oppure a una condizione medica generale o neurologica (per es. Disturbo Amnestico Dovuto a Trauma Cranico).
C. I sintomi causano disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti.
Fuga Dissociativa
A. La manifestazione predominante è rappresentata dall’allontanamento inaspettato da casa o dall’abituale posto di lavoro, con incapacità di ricordare il proprio passato.
B. Confusione circa l’identità personale oppure assunzione di una nuova identità (parziale o completa).
C. L’alterazione non si manifesta esclusivamente in corso di Disturbo Dissociativo dell’Identità, e non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso, o un medicinale), oppure a una condizione medica generale (per es. epilessia del lobo temporale).
D. I sintomi causano disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti.
Disturbo di Depersonalizzazione
A Esperienza persistente o ricorrente di sentirsi distaccato o di sentirsi un osservatore esterno dei propri processi mentali o del proprio corpo (per es. sentirsi come in un sogno).
B Durante l’esperienza di depersonalizzazione il test di realtà rimane intatto.
C La depersonalizzazione causa disagio clinicamente significativo, o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti.
D L’esperienza di depersonalizzazione non si manifesta esclusivamente nel corso di un altro disturbo mentale, come Schizofrenia, Disturbo di Panico (senza Agorafobia e con Agorafobia), Disturbo Acuto da Stress, oppure un altro Disturbo Dissociativo, e non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso o un medicinale), oppure a una condizione medica generale (per es. epilessia del lobo temporale).
La Classificazione Internazionale delle Malattie e dei Problemi Correlati (ICD-10) Criteri Diagnostici[edit]
Disturbo dissociativo dell’identità is called "Personalità multipla" in the ICD-10 manual, but will be called disturbo dissociativo dell’identità in the ICD-11.
Amnesia dissociativa
F44.0 La caratteristica principale è la perdita della memoria, in genere relativa ad importanti eventi recenti, che non è dovuta ad un disturbo mentale organico, ed è troppo marcata per essere spiegata nei termini di una comune labilità mnemonica o affaticamento. L'amnesia riguarda in genere eventi traumatici, come incidenti o lutti inaspettati, ed è di solito parziale e selettiva. Un'amnesia completa e generalizzata è rara, ed è in genere parte di una reazione di fuga (F44.1).
Esclusione: Disturbi cerebrali organici, intossicazioni, o eccessivo affaticamento, disturbo amnesico indotto da alcol o da altre sostanze psicoattive, amnesia S.A.I., amnesia anterograda, amnesia retrograda, amnesia post-critica nell'epilessia, sindrome amnesica organica non alcolica.
Fuga dissociativa
F44.1 La fuga dissociativa possiede tutte le caratteristiche di un amnesia dissociativa, con in più un viaggio, apparentemente finalizzato, oltre gli abituali confini quotidiani. Sebbene vi sia un'amnesia per il periodo della fuga, il comportamento del soggetto durante questa fuga può sembrare del tutto normale ad osservatori esterni.
Esclusione: fuga post-critica nell'epilessia
Stupor dissociativo
F44.2 Lo stupor dissociativo è diagnosticato sulla base di una marcata diminuzione o dell'assenza dei movimenti volontari e della normale responsività a stimoli esterni come la luce, il rumore o il contatto, mentre l'esame obiettivo e le analisi non rilevano alcuna evidenza a favore di una causa somatica. In aggiunta, vi è una positiva evidenza di una causa psicogena consistente in alcuni recenti avvenimenti stressanti.
Esclusione: disturbo catatonico organico, stupor non altrimenti classificato, stupor catatonico, stupor depressivo, stupor maniacale.
Disturbi di trance e di possessione
F44.3 Disturbi in cui vi è una temporanea perdita del senso dell'identità personale e della piena consapevolezza dell'ambiente circostante. Sono qui inclusi solo gli stati di trance che sono involontari e indesiderati, e che si verificano al di fuori di situazioni religiose o altre situazioni culturalmente accettate.
Esclusione: stati associati con: disturbi psicotici acuti e transitori, disturbo organico di personalità, intossicazione da sostanze psicoattive, schizofrenia, sindrome post-commotiva.
Disturbi dissociativi dell'attività motoria
F44.4 Nelle forme più comuni si verifica una perdita della capacità di muovere tutto o parte di uno o più arti. Vi può essere una stretta somiglianza con quasi tutti i tipi di atassia, aprassia, acinesia, afonia, disartria, discinesia, convulsioni o paralisi.
Inclusione: Afonia psicogena, disfonia psicogena
Convulsioni dissociative
F44.5 Le convulsioni dissociative possono riprodurre molto fedelmente gli accessi epilettici in termini di movimento, ma in esse sono rare la morsicatura della lingua, le contusioni dovute alla caduta e l'incontinenza urinaria, e la perdita della coscienza è assente o è sostituita da uno stato di stupore o di trance.
Anestesia e perdita sensoriale dissociative F44.6 Le aree prive di sensibilità della cute spesso hanno limiti che riflettono le convinzioni del paziente sulle funzioni corporee piuttosto che le conoscenze mediche. Vi può essere anche una perdita di vario grado delle diverse modalità sensoriali, che non può essere dovuta ad una lesione neurologica. Il deficit sensoriale può essere accompagnato da parestesie. La perdita della vista e dell'udito è raramente completa.
Inclusione: sordità psicogena.
Disturbi dissociativi [di conversione] misti
F44.7 Inclusione: combinazione di disturbi specificati in F44.0-F44.6
Altri disturbi dissociativi [di conversione]
F44.8 Inclusione: sindrome di Ganser, Personalità multipla (F44.81), Confusione psicogena, Stato crepuscolare psicogeno.
Disturbo dissociativo [di conversione] non specificato F44.9[3]
Risorse[edit]
- Società Internazionale per lo Studio del Trauma e della dissociazione (ISST-D).
- L'Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management
- Michele Giannantonio, socio fondatore della Società Italiana per lo Stress Traumatico
Riferimenti[edit]
- ^ a b International Society for the Study of trauma and dissociation Linee Guida per il trattamento del disturbo dissociativo dell'identità (Disturbo da Personalità Multipla) in soggetti adulti, terza revisione1. retrieved on 16 January 2014
- ^ American Psychiatric Association, (2000). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-IV). 882.
- ^ Organizzazione Mondiale Della Sanità, OMS-WHO. La Classificazione Internazionale delle Malattie e dei Problemi Correlati (ICD-10). retrieved on 21 January 2014